Storia del tennis

               Cenni di storia del tennis – 1

Il tennis deriva dall’antico “jeu de paume” francese e poi dal “royal tennis”, una variante che è ancora oggi praticata in Inghilterra.

Circa l’origine del nome sono state proposte varie teorie, la più valida delle quali vuole che la parola “tennis” derivi dell’antico francese tenetz, la parola pronunciata da colui che per primo colpiva la pallina dando inizio al gioco.

Ancora più incerte sono le origini del caratteristico punteggio: è comunemente probabile che i noti 15, 30, 40 (anomalo rispetto a un più logico “45”) siano da considerarsi i “quarti” (quattro punti per un game) di un’unità valutata 60, secondo il sistema adottato anche nella misurazione del tempo.

Gli storici per molto tempo furono d’accordo nell’attribuire la paternità del tennis moderno al maggiore W.C. Wingfield, il cui merito fu invece quello di brevettare un gioco già noto cercando di trarne anche vantaggi economici.

Il brevetto di Wingfield infatti è del 1873, ma il tennis si giocava già in alcuni giardini inglesi da qualche anno. Nel 1869 infatti sei signori londinesi fondarono il club chiamato All England Croquet Club, inizialmente riservato alla pratica del croquet.

Nel giro di breve tempo il club, situato vicino alla stazione di Wimbledon, fu riservato anche alla pratica del tennis, assumendo di conseguenza la denominazione definitiva di All England Croquet and Lawn Tennis organizzando già nel Luglio del 1877 i primi campionati di tennis.

 

 

I TORNEI E I CAMPIONI

 

Il tennis è stato uno degli otto sport presenti alla prima edizione delle Olimpiade moderne del 1896 e ne rimase in programma sino ai giochi di Parigi del 1924.

La sua uscita in occasione dei Giochi di Amsterdam del 1928 viene da alcuni spiegata come un banale dissidio di natura commerciale sulla scelta della marca di palle da usare, ma certo fu determinante l’atteggiamento degli inglesi, che volevano proteggere il prestigio di Wimbledon evitando una manifestazione che, sia pure a scadenza quadriennale, potesse essere considerata più importante.

Dopo questa data venne escluso, per poi rientrarvi ufficialmente nel 1988 con i Giochi di Seoul. Attualmente il tennis è gestito da tre entità ben distinte: l’ITF (International Tennis Federation) che rappresenta il tennis all’interno della CIO, l’ATP, l’Associazione dei tennisti professionisti, fondata nel 1973, che rappresenta i giocatori e di fatto coordina un circuito di tornei a livello internazionale e la WTA, l’associazione delle giocatrici professioniste che coordina invece il tennis professionistico in gonnella.

I più famosi tornei del mondo sono la Coppa Davis, per nazioni, e i quattro tornei del Grande Slam che si tengono a Melbourne (Open di Australia a gennaio), Parigi (Internazionali di Francia, o Roland Garros, dal nome dello stadio che li ospita al Bois Boulogne), Londra (torneo di Wimbledon) e New York (US Open, o anche Flusching Meadows, dal nome del sobborgo che li ospita). In Italia il tennis è rappresentato dalla FIT (Federazione Italiana Tennis) e le manifestazioni più importanti che si svolgono ogni anno sono i tornei internazionali di Roma e di Milano.

L’evoluzione del tennis in questi ultimi anni ha visto esasperarsi i contenuti atletici della disciplina, a scapito dei gesti tecnici più tradizionali.

Quindi un tennis moderno, con nuove tecniche dove la velocità di palla nel servizio e in tutti i colpi in generale è divenuta l’attrattiva principale.

Il risultato è stato un appiattimento dei valori sportivi in gioco e un effetto di monotonia sulla qualità media degli incontri.

La storia agonistica del tennis ha inizio sin dalla fine del XIX secolo ed è ricca di eventi e personaggi significativi.

Sport dalle origini spiccatamente anglosassoni, il tennis ha avuto le maggiori scuole e i suoi più rappresentativi protagonisti in Inghilterra negli Stati Uniti e in Australia.

Per rimanere solo nell’ambito del dopoguerra ricordiamo alcuni tennisti che con il loro gioco e con le loro vittorie hanno rappresentato un epoca: tra gli anni Quaranta e Cinquanta, gli statunitensi Jack Kramer, Pancho Gonzales, Tony Trabert; gli australiani Frank Sedgman , Ken Rosewall; il cecoslovacco Tomas Drobny; negli anni Sessanta gli australiani Rod Laver, Roy Emerson, John Newcombe; lo spagnolo Manuel Santana; negli anni Settanta, gli americani Stan Smith, Arthur Ashe, Jimmy Connors; il rumeno Ilie Nastase, lo spagnolo Manolo Orantes, lo svedese Bjorn Borg, l’argentino Guillermo Vilas; negli anni Ottanta, lo statunitense John McEnroe, gli svedesi Mats Wilander e Stefan Edberg, il cecoslovacco Ivan Lendl, il francese Yannick Noah, il tedesco Boris Becker; fino ad arrivare agli anni Novanta, con gli statunitensi Jim Courier, André Agassi, Michael Chang e Pete Sampras, il croato Goran Ivanisevic, lo spagnolo Sergi Brughiera, il ceco Petr Korda, il cileno Marcelo Rios.

Oggi abbiamo la fortuna di poter ammirare lo svizzero Roger Federer, il miglior giocatore di tutti i tempi, che rappresenta un incredibile perfetto connubio tra rapidità, potenza, precisione e tecnica uniti quasi sempre ad una condotta strategico-tattica-psicologica ottimale da vero fenomeno: un susseguirsi di peak-performance!

Andy Murray è il numero 1 del mondo.

Rafael Nadal, impareggiabile attaccante da fondo campo già numero uno, l’insuperabile Novak Djokovic, giocatore completo a tutto campo, Nishikori primo giapponese ad essere numero cinque del mondo, Cilic, Wawrinka svizzero come King Roger, Berdych, Raonic, Monfils e molti altri fantastici atleti.

In campo femminile, tra le grandi ricordiamo la brasiliana Caterina Bueno, le statunitensi Billie Jean King e Chris Evert, la cecoslovacca, naturalizzata statunitense, Martina Navratilova; l’australiana Evonne Goolangong, la statunitense di origine serba Monica Seles, la tedesca Steffy Graf, le spagnole Arantxa Sànchez e Conchita Martinez, la svizzera Martina Hingis. Numero 1 è la Kerber.

Grandi giocatrici sono state o sono ancora Kim Clijsters, Amelie Mauresmo, Maria Sharapova, Justine Henin, le sorelle Williams. Tra le prime quindici ricordiamo, oltre Sharapova (attualmente sospesa per doping) e Serena Williams, Halep, Radwanska, Kvitova, la bella e brava Ivanovic, Li, Na e Wozniacki e infine le italiane che hanno fatto la storia del nostro sport: che citeremo tra poco.

 

Tra i Campioni italiani di tennis si ricordano Orlando Sirola, Nicola Pietrangeli e Adriano Panatta; la nazionale italiana, composta da Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli, ha vinto la Coppa Davis nel 1976 battendo in finale il Cile.

Ottimi giocatori sono stati Omar Camporese, Paolo Canè, Claudio Cancellotti, Renzo Furlan, Andrea Gaudenzi e il napoletano Diego Nargiso, Filippo Volandri, il campano Starace e Bracciali e gli ultimi che sono Lorenzi, Fognini, Seppi e Bolelli.

Tra le campionesse italiane ricordiamo Lea Pericoli, Raffaella Reggi, Silvia Farina e la napoletana Rita Grande, Francesca Schiavone che ha vinto, unica italiana di sempre il Roland Garros e insieme alla Pennetta ritiratasi dopo aver vinto, anche lei unica italiana, gli US Open, alla Vinci, alla Errani, alla Giorgi e alla Knapp hanno vinto per 4 volte la Federation Cup. Errani e Vinci sono state elette la coppia numero uno del mondo in doppio!

Scusatemi se ho dimenticato qualcuno e alla prossima!